Concorso Circolo Ilva Bagnoli

Capitale sociale & territorio a Bagnoli 1 è il titolo del bando di concorso pubblico con cui, in occasione dei suoi 110 anni di attività, il Circolo Ilva ha invitato a produrre idee-progetto per sua la rigenerazione.

Come è noto, il PRARU 2 prevede l’abbattimento della struttura che attualmente esiste e resiste grazie all’impegno e al sacrificio di 1.800 soci e alla partecipazione di circa 284.000 persone alle sue numerose attività culturali, sportive in diverse discipline, ricreative3 che concretamente contribuiscono a favorire incontro intergenerazionale e inclusione sociale.

Queste attività tuttora continuano a svolgersi pur nella rigorosa osservanza dei limiti imposti per contrastare la pandemia e con le necessarie misure di sicurezza sanitaria.

Il bando è stato lanciato a luglio 2019 e al concorso hanno partecipato sette team di progettazione – uno anche di Barcellona a conferma dell’interesse sul tema – contraddistinti da un voluto carattere di multidisciplinarietà e funzionale a far sì che gli elaborati scaturissero da un’attenta analisi territoriale e delle attività del Circolo ILVA Bagnoli nel contesto di riferimento.

La cabina di regia a gennaio 2020, su proposta della Regione Campania, sembra abbia deciso di salvaguardare il Capitale Sociale Territoriale accumulato intorno alla cultura del lavoro e della solidarietà sociale di cui il Circolo Ilva è viva espressione di quel che resta della precedente epoca industriale nel territorio flegreo. In riferimento invece alle strutture del Circolo, sembra che si prospetti un abbattimento e ricostruzione a poche centinaia di metri da quelle esistenti.

Quel che ancora non è del tutto chiaro è SE e COME si intende assicurare in modo sostenibile la continuità delle attività sociali nelle more della realizzazione degli interventi.

Le idee-progetto raccolte per rigenerare il Circolo Ilva muovono da queste basi; non vanno contro il PRARU ma portando ad esso l’attenzione giusta che questa realtà merita, promuovono strategie di cooperazione, con esso e con tutti gli elementi sui quali sono state formulate ipotesi e proposte progettuali riguardanti indirizzi, scelte urbanistiche e architettoniche. L’intenzione è di salvaguardare il patrimonio fisico del Circolo in cui si accumula e si riproduce il capitale sociale e culturale del territorio. L’idea fondamentale è che la struttura fisica del Circolo Ilva – specialmente per i problemi sociali, economici e finanziari accentuati dalla pandemia -, debba poter trovare una rinnovata funzionalità nella strategia di rigenerazione urbana a cui il PRARU vuole tendere.

A tali propositi, nel verbale di valutazione dei progetti pervenuti, il Comitato Scientifico4 ha  suggerito accorti aggiornamenti ed approfondimenti alle previsioni del Piano urbanistico (PRARU) e, viste le unanimi valutazioni sui tempi lunghi occorrenti per l‘ attuazione degli interventi del Piano stesso, ha sollecitato al contempo ad assumere una strategia operativa di usi transitori che corrisponda alle più immediate esigenze del territorio, delle comunità residenti e dell’economia regionale, superando l’immobilismo senza compromettere il futuro.